«Egli doveva risorgere dai morti». (Gv 20,9)
Il sepolcro è vuoto. Il corpo non c’è. La pietra è stata rotolata: lui, colui che cerchiamo, non è più lì.
Risuona l’annuncio di risurrezione… anche quest’anno, anche in quest’ennesimo mattino di Pasqua della nostra vita. Eppure è come se avessimo ancora bisogno del sepolcro vuoto, forse più che della stessa risurrezione. Abbiamo bisogno di cercarlo lì dove qualcosa ci parli di lui, fosse anche la sua assenza.
Abbiamo bisogno di ritornare lì dove, prima o dopo, lo abbiamo incontrato.
Eppure, nei sepolcri vuoti lui non c’è!
Lo incontriamo, per strada, andando verso gli altri.
Lo incontriamo lasciando le nostre mete e i nostri personali obiettivi.
Lo incontriamo quando finalmente lasciamo i nostri sepolcri, quando abbandoniamo in fretta i nostri programmi per dare, con gioia, l’annuncio di risurrezione.
Dobbiamo andare, subito; dobbiamo dire al mondo che la vita vince, sempre e comunque; dobbiamo convincere, con la sola forza dell’amore, che la morte non è mai l’ultima parola; dobbiamo far sì che la gioia risuoni più del dolore, la tenerezza più della violenza, la pace più di ogni guerra.
Noi donne sappiamo che è possibile, siamo abituate a veder nascere la vita dal più atroce dei dolori. Le nostre mani sanno avvolgere i corpi e le nostre spalle sostenere i piccoli. Sappiamo che il miglior modo per nutrire la vita è dare se stessi, il proprio corpo, le proprie energie.
Ed è questo che dobbiamo continuare a fare, perché anche oggi, nel mondo, tra mille forme di morte, ci sia ancora qualcuno che, in fretta, scelga di abbandonare i sepolcri della disperazione e della violenza, per portare il gioioso annuncio di vita e di risurrezione. Cristo è davvero Risorto, ma il nostro mondo ha bisogno di chi, con gioia, glielo ricordi.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Non è qui, alleluia!
Non è qui! Il sepolcro, buio e chiuso,
non poteva contenere l’amore.
Non è qui, non più!

Una pietra non avrebbe potuto trattenere la vita.
Lui, il Signore, non è più qui, è risorto!
Splende sul mondo come luce nuova,
incontenibile e splendente.
Tu, Signore risorto, spingici oltre,
insegnaci ad abbandonare, in fretta, il sepolcro
per annunciare nel mondo la risurrezione.
Amen.
PREGHIERE DEI FEDELI PER BAMBINI
Queste preghiere possono essere pregate dai bambini durante la celebrazione eucaristica domenicale, ma anche in un momento dell’incontro di catechesi dopo averli introdotti al vangelo della domenica.
Leggi il testo e scarica il pdf >>> Preghiere dei fedeli – Domenica di Pasqua
Guida o celebrante: Gesù è risorto, ha vinto la morte, ha spezzato ogni catena che ci lega al peccato, ci ha resi persone risorte. Diciamogli insieme: Signore risorto, donaci vita.
Lettore: Ti preghiamo, Signore risorto, per papa Francesco e per tutta la Chiesa che invii fino agli estremi confini del mondo per essere annuncio e strumento di risurrezione, anche dove la morte impedisce alla speranza di germogliare. Ti preghiamo. Rit.
Ti preghiamo, Signore risorto, per tutti i governanti a cui sono affidate milioni di vite, e che spesso più che del bene di tutti si preoccupano solo di aumentare il proprio potere e prestigio. Ti preghiamo. Rit.
Ti preghiamo, Signore risorto, per tutti i popoli del mondo, per i piccoli e i grandi, i giovani e gli anziani, le famiglie e le persone sole, i potenti e i dimenticati, i ricchi e i poveri: tutti trovino in te il senso vero della vita. Ti preghiamo. Rit.
Ti preghiamo, Signore risorto, per le nostre famiglie: sono luoghi speciali in cui la vita può sempre risorgere, il perdono essere donato, le ferite guarite, la pace germogliare. Insegnaci a vivere così! Ti preghiamo. Rit.
Ti preghiamo, Signore risorto, per tutti noi, piccoli e grandi, che oggi celebriamo la Pasqua di risurrezione: questo giorno ci dia nuova spinta nel credere e nell’amare. Ti preghiamo. Rit.
Tutti i bambini insieme:
Signore Gesù, oggi il tuo sepolcro è vuoto. Tutti ti cercano, ma ti può trovare solo chi ti cerca con il cuore, chi è libero di seguirti, chi non sa già tutte le risposte, ma le aspetta da te, chi è pronto a lasciarsi stupire dal tuo amore. Signore risorto, anche noi vogliamo seguirti, ascoltarti, riconoscerti! Amen.
DAL VANGELO DELLA DOMENICA (Gv 20,1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
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Suor Maria Angela, Buongiorno, a pomeriggio tengo gruppo, mi pubblichi le preghiere dei fedeli e la spiegazione del Vangelo di domenica 23aprile? Per me è molto importante questo materiale. Vi Ringrazio
Carissima Rosaria, abbiamo avuto dei problemi e ci è stato impossibile riuscire a prepararle