Le donne sulla via dolorosa – mercoledì santo

Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato» (Lc 23,27-29).

Strade di Gerusalemme. Gesù è condotto verso il luogo detto del Cranio che in ebraico si chiama Golgota.   

Donne

Più tardi avremo tempo di piangere per noi e per i nostri figli. Adesso vogliamo solo accompagnare il tuo corpo là dove verrà distrutto, piangere la dolce forma di uomo che scomparirà per sempre. Non vietarci di piangerti mentre la tua pelle viene lacerata e le tue ossa figlia di giairopercosse, mentre la tua cara immagine sparisce sotto il sangue.

Veronica

Ho voluto asciugare il tuo volto, come si fa con un bambino che torna a casa la sera, sudato, dopo aver giocato sotto il sole. Questo è tutto. Dimenticatemi pure, che importa? Il mio fazzoletto macchiato di sangue, l’avete ritenuto sconveniente. Io volevo soltanto recargli sollievo, togliergli tutto quel sangue dagli occhi perché non inciampasse e cadesse sotto il peso di quella trave… Cancellatemi pure dal vostro ricordo, la mia ricompensa l’ho già avuta: dietro quel velo per la prima e l’ultima volta ho incontrato il suo sguardo.

Sostiamo, pregando oggi, in comunione con ogni madre che accompagna un figlio nella sofferenza, nella malattia, nella morte.

Signore Gesù, anche oggi ci sono Golgota da raggiungere,
sotto il peso di un’impotenza che ci dilania l’anima;
figli consegnati a una croce che non possiamo far nostra.
Uomo della croce, il tuo Spirito sostenga ogni passo
e custodisca ogni lacrima. Amen

Il testo virgolettato è tratto dal libro Gesù e le donne di Ferruccio Parazzoli, Paoline

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