Ultimi posti. Questione di umiltà? – BUONA DOMENICA! – XXII domenica del Tempo Ordinario – Anno C

Signore Gesù, oggi vengo  
al banchetto che hai preparato,  
ma non voglio restare indietro,  
non voglio riempire i banchi  
di chi si tiene a distanza,  
di chi si sente troppo poco,  
di chi vuole stare tranquillo.  
 
Al tuo banchetto d’amore  
voglio poterti correre incontro,  
a testa alta e con cuore certo;  
voglio essere parte viva  
di un corpo vivo, il tuo.  
So di essere a volte zoppa,  
altre volte cieca, spesso povera.  
Ma so che nel tuo cuore  
un posto ci sarà sempre.  
E sarà unico. Grazie, Signore!

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Lc 14,1.7-14)

Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

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