Non di solo pane vivrà l’uomo
(Lc 4,4)
Quanto sono distanti i ritmi che cadenzano la memoria del popolo di Israele da quelli che lascia trapelare il diavolo nel deserto!
Israele fa memoria di una storia. Ricorda e racconta. Ricorda la sua storia, le sue lacrime, le speranze e la fiducia in Colui che ascolta e accompagna, che ascolta ed esaudisce, e sostiene, e libera. Ma lo fa nel tempo, nello scorrere del tempo, chiedendo al popolo di attraversare confini, di superare i propri limiti, di sperimentarsi nell’attesa, di imparare a offrire il meglio. E il popolo crede, vede, racconta e offre, liberamente. Il popolo non si stanca di celebrare le meraviglie che Dio ha fatto, la liberazione che Lui ha donato. E tutto questo è lento. Impastato di attesa e di fiducia.
Il diavolo invece, a un Gesù solo e affamato, impone altri ritmi e fa ben altre proposte. Qui tutto può essere dato subito. Nessuna attesa, nessun cammino. Non serve. La proposta è chiara: non hai bisogno di credere, non hai bisogno di fidarti e affidarti, e men che meno hai bisogno di attendere. Tutto ti può essere dato, ogni bisogno può terminare istantaneamente la sua corsa: piegati, annientati, sfida Dio, usa il tuo potere per ottenere il meglio per te, e soprattutto ottenere pagando. E a caro prezzo.
Qual è il prezzo della nostra salvezza? Una croce, e non siamo stati noi a salirci, né mai ci saliremo.
Qual è il prezzo del pane ottenuto dalla roccia, dei regni, dello sfidare gli angeli? La nostra dignità, la nostra coscienza, la nostra anima. E a pagarlo siamo noi, anzi, a pagare il prezzo del potere è un noi ridotto a io; perché preferire il potere alla coscienza significa cancellare ogni possibilità di essere un noi, in qualunque ambiente di vita.
I deserti sono tanti, ogni giorno.
Deserto è quello spazio di vita in cui confrontarsi, incontrarsi, misurarsi con la propria solitudine, con il se stesso più vero e autentico, bello o brutto che sia. Lo vediamo nel Vangelo, e lo viviamo anche sulla nostra pelle. Ma come vivere il deserto, come affrontare le nostre solitudini possiamo deciderlo noi.
Possiamo scegliere se ottenere per noi, a qualsiasi prezzo, pane e regni, gratificazione e potere, o se fidarci e affidarci, continuando a scegliere la vita, a difendere la vita, a stare dalla parte della vita.
Possiamo scegliere il tempo lento impastato di fiducia, di memoria, di esperienza o il tutto e subito di chi pur di ottenere vende se stesso.
Davanti a noi quaranta giorni, alcuni deserti, un po’ di scelte…
Buon cammino di Quaresima!
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
La tua Parola in noi
Signore Gesù, lo sappiamo:
non di solo pane possiamo vivere.
Lo sappiamo: è la tua parola,
l’esperienza di te a darci vita.
Ma a volte i deserti allontanano
la tua parola viva anche dal cuore,
e mettono sulle nostre labbra
parole amare, segnate dal dolore.
Il tuo Spirito, Maestro buono,
ci spinga oltre noi, verso di te.
Faccia esplodere la tua vita
sulle nostre labbra e nel cuore:
perché sia bellezza,
perché sia risurrezione,
oltre ogni morte,
oltre ogni tenebra.
Amen.
DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Lc 4,1-13)
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
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