Una splendida e rigogliosa vite – BUONA DOMENICA! V Domenica di Pasqua – Anno B

Rimanere in te, Signore Gesù,
legati alla tua vita come un tralcio alla vite.
Rimanere in te per vivere,
rimanere in te per non morire.
Rimanere in te per portare vita,
rimanere in te per imparare ad amare.

Siamo tralci, Signore, fragili e delicati,
a volte spezzati, spesso carichi,
o forse più volte svuotati.
Ma sappiamo di non essere soli.
Sappiamo che la tua vita ci scorre dentro.
Sappiamo di poter fare la differenza perché amati.

Signore, insegnaci ad amare, non a parole,
ma con i fatti e nella verità.
Amen, Alleluia!

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Gv 15,1-8)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

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Siamo figli di Dio. Ma che saremo? – BUONA DOMENICA! IV Domenica di Pasqua – Anno B

Signore Gesù, Pastore buono,
il tuo Spirito rompa le nostre resistenze
perché il cuore si apra alla tua Parola,
la accolga, la custodisca, le diventi casa.
Vogliamo ascoltare te, vogliamo seguire te,
vogliamo amare come te:
perché i recinti si sfaldino,
i confini vengano meno,
le nazioni si riscoprano umanità,
la pace ridiventi possibile,
donne e uomini credano.
Buon Pastore,
insegnaci a essere Vangelo.

Amen, Alleluia!

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Gv 10,11-18)

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

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Colui che è Risorto è vivo… – BUONA DOMENICA! III Domenica di Pasqua – Anno B

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Tu sei vivo, Signore risorto,
sei vivo davvero, e sei con noi:
difensore, avvocato, paraclito.
Sei con noi, sei dalla nostra parte.
Accompagnaci nel cuore delle Scritture,
perché la Parola di Vita penetri in noi,
faccia breccia nelle nostre resistenze,
scardini le tante rigidità che non ci rendono
testimoni autentici di risurrezione.

Apri la nostra mente e il nostro cuore,
Signore risorto, perché il perdono
diventi il pane di cui nutrirci
e la via da percorrere.

Amen, Alleluia!

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Lc 24,35-48)

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

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