Liberi per lodare – BUONA DOMENICA! – XXVIII TEMPO ORDINARIO – ANNO C

«Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!». Lc 17,19 Mi colpiscono i dieci lebbrosi di cui il Vangelo parla in questa domenica. Tutti insieme nel chiedere, tutti insieme nell’andare, tutti insieme nel ringraziare. Ecco, a questo punto mi aspetto che mi diciate che mi sono sbagliata. Perché se avete letto il brano, dovreste obiettare che solo uno torna per rendere lode a Dio. Solo un lebbroso, per giunta samaritano: uno straniero in territorio straniero e quindi lontano dai suoi luoghi di culto, lontano dai sacerdoti attraverso i quali avrebbe potuto fare il suo rendimento di grazie a Dio nel modo per lui conosciuto. Gli altri nove invece, ebrei, si recano dai sacerdoti, per adempiere ciò che la Legge prevedeva che un lebbroso guarito facesse per essere reintegrato nella comunità. Quindi niente di sbagliato in fondo. Ma allora qual è il problema. Dove sta la differenza? Perché Gesù loda la fede del Samaritano? Tutti avevano avuto fede: perché tutti avevano accolto l’invito ad andare. Ma da lebbrosi non avrebbero potuto farlo. Se vanno è perché credono che quel «andate!» detto dal Maestro di Nazaret avrebbe sortito qualche effetto. Quello che però fa la differenza non credo sia stato il credere, e tantomeno il ringraziare. La differenza è una: il samaritano riconosce. Riconosce in quel Maestro colui attraverso cui arrivare a Dio. Ha il cuore libero, ha la mente libera. Non c’è precetto che tenga, non c’è Legge da rispettare: lui riconosce che la potenza che lo ha guarito non è energia anonima, ma è colui con cui poter entrare in relazione… e lui lo fa.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO   

Riconoscerti, Signore

Rivelati, Signore,
libera tutto ciò che in me è bloccato
perché io possa riconoscerti nello scorrere del tempo,
nell’accadere dei miracoli, nella silenziosa attesa.
I miei occhi si accorgano di te,
le mie mani sfiorino la tua presenza,
la mia mente possa sentirsi guidata
e ogni scelta possa avere in te il suo orientamento.

Non voglio mantenere le distanze, Signore,
non voglio vivere una fede
intrappolata dalla regola e dal dovere.
Liberami da ogni forma di legame e di timore,
perché io ritorni a te, cantando, il mio grazie.
Amen.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA  [Lc 17,11-19]

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

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