Un vestito da indossare – Buona domenica! – XXVIII domenica del Tempo Ordinario – Anno A

«Molti sono chiamati, ma pochi eletti». (da Mt 22,14) 

Due sono gli aspetti che mi ritornano in mente pregando sul Vangelo della XXVIII domenica del Tempo Ordinario (Mt 22,1-14): 1. Dio per me (per noi) ha preparato qualcosa di speciale da cui non esclude nessuno; 2. È necessario l’abito nuziale. Ma cosa significa tutto questo nella vita di ogni giorno?
Il primo aspetto mi chiede di far crescere e far maturare questa consapevolezza in me. Sapere infatti che tutta la mia esistenza non è abbandonata a se stessa, che c’è qualcosa che aspetta anche me, che c’è qualcuno che si fida di me e mi ama al punto da offrirmi gratuitamente tutto il meglio che ha… beh questo mi rende diversa ogni giorno. Mi fa sentire amata. E chi si sente amato, vive con il cuore pieno, colmo d’amore, più predisposto ad amare.iphone-it-PHN_textRemind
Il secondo aspetto, per quanto più duro, non mi sembra sinceramente il rovescio della medaglia. No! Credo sia semplicemente la sua più diretta conseguenza: se ti senti chiamato, rispondi; se qualcuno ti invita, fai in modo di andarci e bene; se ti aprono le porte di una casa, tu ci entri pulendoti le scarpe; se ti invitano a una festa di compleanno, ci vai portando un regalo… Come dire: quell’abito nuziale che il re si sarebbe aspettato (Mt 22,11) non è null’altro che l’atteggiamento con cui rispondo a Dio. Perché è vero, fare la sua volontà sarà forse il desiderio e la convinzione di ogni cristiano, ma farlo davvero è tutta un’altra storia. Al banchetto, come in Chiesa, vivendo i sacramenti o un atto di carità, frequentando un gruppo o un vivendo un momento di preghiera, posso andarci in molti modi. Ma sarà proprio quel «come» a fare la differenza.
Per me (per noi) indubbiamente ci sono porte sempre aperte. Ma per Dio c’è un cuore sempre aperto? E un sì attento, generoso e pronto?

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO   

Tutti invitati

Eccomi, Signore!
Il vestito c’è ed era nuovo anche se ora
è malconcio, strappato, logorato:
è la vita che lo ha ridotto così: il male, la sofferenza.
Ma so che tu non mi respingerai;
so che guarderai oltre, so che ti accorgerai
del vestito del cuore e dei pensieri,
dei desideri e degli affetti.

Dove tu mi chiami e mi mandi, io ci sarò:
le cose e gli eventi di ogni giorno non riusciranno a distrarmi.
Signore, tu sei e sarai la mia forza!
Amen.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA  (Mt 22, 1-14)

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.6115
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

La PREGHIERA  in un formato da scaricare e condividere sui social e la fotocopertina per facebook, google plus e twitter.

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