Catechesi interattiva e partecipativa
di Luciano Meddi
I ragazzi (ma soltanto i ragazzi?) che incontriamo nella catechesi vivono in una pluralità di mondi reali. Vivono anche in una comunità di nuovo tipo, i cui aderenti non si “incontrano mai” e in “nessun luogo”.
È la comunità virtuale “connessa” attraverso i nuovi media,
il cui uso si è talmente e velocemente sviluppato da diventare un fenomeno commerciale e culturale.
Il Censis ha dedicato all’argomento, negli ultimi anni, una sezione apposita del suo rapporto. Nell’ultimo afferma: “Il 47,6% degli italiani usa un numero di media superiore a quattro, muovendosi con facilità ogni giorno attraverso una fitta trama di messaggi veicolati dai più diversi vettori: non solo la tv, il cellulare, la radio e i quotidiani, ma anche internet, web tv, palmari, lettori mp3, e-reader“.
Tale potenziamento è stato permesso dall’utilizzo di una serie di dispositivi digitali di recente generazione.
La comunicazione dei ragazzi viaggia ormai con gli sms o mms, ma anche con varie possibilità di chat, spesso fornite di webcam, messe a disposizione dai diversi providers. Internet ci permette di interagire anche in altri modi.
Seguiamo le notizie del nostro gruppo nei diversi blog a cui apparteniamo e moltiplichiamo le informazioni su Facebook.
Ci facciamo conoscere attraverso Youtube e siti personali. Abbiamo l’indirizzo postale, elettronico, di Facebook, di Skype e altri ancora.
Non è soltanto la possibilità di trasmissione di una grande massa di informazioni (come attraverso i mass media nel XX secolo), ma addirittura la creazione di un mondo fatto di “interazioni e relazioni” e, la catechesi, è sollecitata anche da questo recente sviluppo della comunicazione umana?
Questi e molti altri suggerimenti per la catechesi dei ragazzi sul numero di Marzo-Aprile di Via verità e Vita.
Per vedere il sommario di Via Verità e Vita clicca qui

