Ma a casa mi amano?

Se i muri delle nostre case potessero parlare, certamente ne avrebbero molte da raccontare…
Non possiamo fare di tutta l’erba un fascio, ma con una buone dose di ottimismo o ironia (scegliete voi) sappiamo di non esagerare nel riconoscere che le nostre famiglie sono il luogo della creatività fatta persona… creatività nell’amare e nell’esigere… nel fidarsi stimando e nel rinfacciare errori e scivoloni imprevisti.
Tutto, tanto di noi ha il merito di formarsi tra le mura domestiche… la famiglia dovrebbe essere quel grembo capace di consegnarci al mondo forti, capaci di reggere ai colpi che prima o poi la vita, necessariamente, ci dà…

Ma è sempre così? A voi rispondere al sondaggio o aggiungere commenti…

 

5 pensieri riguardo “Ma a casa mi amano?”

  1. Credo che ci voglia una misura in tutto e a casa mia non è così!
    Mi amano? Si, troppo e troppo a modo loro. Non è facile essere genitori, questo lo capisco, ma non ci hanno formato per essere sicuri e uomini del domani, per nulla…

  2. la risposta a questo sondaggio dovrebbe essere scontata: si ,a casa mi amano! purtroppo non sempre è così! La famiglia dovrebbe essere il luogo d’amore per eccellenza, il nido in cui nascere e crescere circondati dall’affetto, dalle coccole dei propri genitori, dei propri fratelli, il rifugio in cui essere accolti, custoditi e supportati nei momenti difficili, il luogo in cui sentirsi sempre a casa, sempre a proprio agio, in cui sentirsi capiti, compresi, in cui condividere la propria vita…invece, spesso, ci si sente ospiti proprio lì dove ci si dovrebbe sentire “padroni”, turisti in un albergo in cui dormire e mangiare ma da cui andare il più lontano possibile negli altri momenti! Chi non ha mai sentito dire dai propri genitori: “questa casa non è un albergo?”, eppure cosa fanno loro per non renderla tale, cosa fanno loro per non farti sentire un ospite che dà quasi fastidio, che non ha libertà di movimento o di invitare qualcuno? Quanto questo influisce sulla formazione del nostro carattere, della nostra personalità, della nostra identità? Motlo, troppo…chi si sente amato è capace di amare, di costruire relazioni significative e durature, di rapportarsi agli altri con fiducia e sicurezza, di avere un buon livello di autostima…l’amore può smuovere le montagne…ma se la famiglia, che è la prima cellula della società, il primo nido dei cuccioli d’uomo, non costituisce il “grembo” in cui essere formati e resi forti per poter poi nascere al mondo nel momento giusto…allora possiamo ritenere che non saremo mai delle persone forti, sostenute e guidate dall’amore, persone capaci di affrontare il mondo, capaci di relazionarsi agli altri senza mettere paletti per la paura di soffrire…Dobbiamo allora solo augurarci di avere la fortuna di incontrare al di là delle 4 mura domestiche chi ci faccia da “grembo”, chi sia disposto a portarci in sè per aiutarci a diventare uomini e donne forti, liberi, veri! Capisco che spesso se una madre o un padre apparentemente non amano, magari non ne sono capaci perchè nessuno l’ha insegnato nemmeno a loro…ma credo che questa “catena” vada spezzata, come dice renato zero “maledetta sorte puoi sconfiggerla”…allora non ammetto giustificazioni, non giustifico chi dice di non essere capace di amare, nemmeno me stessa….ad amare si può imparare , parafrasando don Alberione che dice che “a credere s’impara evangelizzando” , io direi che “ad amare s’impara amando”! La famiglia non mi ama??? ok, sarò io ad amare per prima, io che magari ho avuta la fortuna di essere comunque amata di una amore incondizionato, di un amore che ama senza se, senza ma, senza però…da chi ha avuto fiducia in me, da chi mi ha amata coi miei limiti, i miei difetti, le mie fragilità…amata da Qualcuno che mi ha donato chi potesse farmi sperimentare l’amore di una madre anche se non tra le 4 mura domestiche!

  3. uhm, bella domanda! tra la teoria e la pratica ce ne passa… ci sono tanti modi in cui una realtà stupenda come “la” famiglia si declina, e purtroppo non alla base di tutti ci sta l’amore. E anche in quelle famiglie dove l’amore c’… Visualizza altroè (anzi, dove l’Amore c’è) si sbaglia – si sbaglia sempre, in qualche cosa. Ma siccome l’amore NON è “non dover mai dire mi dispiace”, anzi sorpassa la giustizia e l’equità e trasforma le cose umane… beh, c’è speranza per tutti. Non so se sono stata abbastanza chiara, di famiglie ne vedo molte e di tutti i tipi, dato il mio lavoro, quindi generalizzare non mi sembra giusto. Però, ripeto, se alla base c’è l’Amore vero (non quello egocentrico ed egoistico che genera figli mostri e coniugi disperati) si può superare tutto.

  4. ci sono anche quelle che sono veramente un rifugio, una fornace d’amore. E non credo prorprio che la mia famiglia sia così rara. Ci siamo sempre capiti, amati, accettati con tutti i nostri limiti i nostri difetti i nostri pregi….e sai dove abbiamo scoperto la nostra vera unione? Nel dolore. Dolore che … Visualizza altroè stato veramente dato largamente a ognuno di noi. Forse questo è il filo che il Signore ci ha dato per tenerci uniti e anche se la sofferenza è stata tanta, uniti l’abbiamo superata e credimi, non vorrei averne fatto a meno.

  5. beh! diciamo che questa riflessione arriva a fagiolo! purtroppo le famiglie non sono sempre come le si crede, un rifugio ed una scuola, io per esempio sono in fuga perenne dalla mia famiglia. ritengo che gli errori facciano parte dell’essere umano, ma reiterati e fatti passare come metodi educativi io non lo accetto. sono un insegnante, la mia formazione principale me l’ha data la strada, e viva dio, ho imparato tanto da capire che la famigla può uccidere.

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