Lasciate che l’una e l’altro
crescano insieme fino alla mietitura.
(Mt 13,30)
Senza troppo tergiversare dobbiamo ammetterlo: il male esiste, qualcuno lo genera volontariamente, qualcun altro lo subisce suo malgrado e altri ancora trovano il modo per sconfiggerlo… prima o poi. E in fondo seme buono e zizzania ci confermano tutto questo. Il male c’è e non è frutto del caso, esattamente come il bene. La zizzania sembra essere stata seminata proprio come il seme buono. Bene e male sono destinati a convivere.
Ma è questo il senso del mondo? Per quanto sia incoraggiante sapere che alla fine le cose sembrano volgere verso il bene, davvero il brano del Vangelo in questa sedicesima domenica punta a essere solo una pacca sulle spalle per non farci mollare di fronte al male che vediamo accadere sotto i nostri occhi o che sperimentiamo? Davvero possiamo ridurre il senso del mondo a una contrapposizione così netta? In realtà la contrapposizione è solo nella nostra testa, perché anzi il Gesù che racconta parla di un tempo in cui dividere, e forse anche distinguere, non è così facile. Alla fine dei tempi tutto sarà più netto, perché maturare è scegliere a cosa dare forza: se al bene o al male. Ma ora, in questa sorta di tempo intermedio, dove ogni più piccola scelta rafforza un nostro orientamento interiore nulla è ancora maturo e tutto deve essere vagliato, compreso, scelto. [CONTINUA… Di seguito clicca sul numero 2 accanto alla parola pagine]
