Non fate della casa del Padre mio un mercato! – BUONA DOMENICA! III di Quaresima – Anno B

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Cristo Gesù, la tua croce,
scandalo anche per noi credenti,
ci risollevi dalla nostra stanca impotenza
o ci abbassi dal quel pericoloso senso
di onnipotente efficientismo.

Tu, crocifisso e risorto,
insegnaci a trovare tempi e modi
per fare spazio in noi alla tua parola
che ci nutre e fa vivere;
a sprecare il tempo per accorgerci del mondo;
a riconoscere la silenziosa opera del Creatore
che nella Croce salva.

Convertici a te! Convertici all’amore!
Convertici al Vangelo!

DAL VANGELO DELLA DOMENICA
(Gv 2,13-25)

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». 
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. 
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

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