Vegliare – Buona domenica! – I AVVENTO – Anno B

«Vegliate dunque... fate in modo che giungendo all'improvviso non vi trovi addormentati». (Mc 13,35-36) 

Inizia l’Avvento, e con l’Avvento un nuovo anno di grazia, di doni, di amore immeritato che Dio instancabilmente ci continuerà a offrire. E poi c’è una certezza che dovrebbe accompagnarci in ogni istante: Dio ha affidato a tutti un compito specifico, e su tutto ha posto un custode, perché vegliando custodisca ogni cosa fino al suo ritorno definitivo (cfr. Mc 13,34).

L’Avvento, ogni anno uguale, eppure sempre nuovo, posto proprio all’inizio dell’anno liturgico, ci chiede di dire a noi stessi come vivere: se accogliere la nascita del Signore – evento che ogni giorno si rinnova nella storia dei popoli – in modo desto, lungimirante, profetico, sapendone scorgere i germogli di novità in lande sterminate e deserte, o se lasciar correre gli eventi in modo ineluttabile, attendendo che altri facciano, altri accolgano, altri rispondano… vivendo con superficialità, indifferenza e, purtroppo, molto individualismo.

downloadL’appello del Vangelo è chiaro: ci è chiesto di attendere il sorgere di Dio nella storia, facendo ognuno il proprio, rispondendo in modo personale e radicale a quanto ci è affidato, vegliando su noi stessi e sul mondo.

«Vegliate!»: è l’appello del cuore di Dio. È la parola certa che sostiene il nostro andare nella notte. È la consapevolezza della sua presenza che saprà farsi luce in ogni notte. È lo stile di vita di chi saprà sempre accorgersi dei germogli di Dio che sbocceranno nella storia e tra i popoli.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO   

Insegnaci a vegliare

La notte è lunga; più delle nostre forze.
L’attesa è faticosa; e sperare non è facile.
Insegnaci a vegliare, Signore,
a tenere luci accese nelle notti del mondo;
a far brillare la fede dove la fiducia è stata tradita;
a rendere possibile la carità
dove molti preferiscono solo possedere.

Signore Gesù, insegnaci ad attendere la tua venuta,
vegliando su noi stessi e sul mondo,
respingendo il sonno dello scoraggiamento
e il torpore dell’indifferenza.

Vieni, Signore Gesù; vieni!

PREGHIERE DEI FEDELI

Queste preghiere possono essere pregate dai bambini durante la celebrazione eucaristica domenicale, ma anche in un momento dell’incontro di catechesi dopo averli introdotti al vangelo della domenica.

Leggi il testo e scarica il pdf >>> I Avvento B – Preghiere dei fedeli per i bambini

Guida o celebrante: Gesù viene tra noi, viene per portare gioia e pace nel nostro cuore, viene per renderci capaci di accorgerci degli altri accanto a noi, viene per insegnarci ad amare. Riuscire ad accoglierlo a occhi aperti? Diciamogli insieme: Vieni, Signore Gesù.

Lettore: Vieni, Signore Gesù, nella tua Chiesa, nel cuore di tutti i testimoni del Vangelo, in chi è chiamato a farti conoscere nel mondo. Noi ti preghiamo. Rit.

Vieni, Signore Gesù, nelle nostre famiglie che in questi giorni iniziano a essere più preoccupate dei regali e degli addobbi natalizi e corrono il rischio di dimenticarti. Noi ti preghiamo. Rit.

Vieni, Signore Gesù, nelle famiglie che hanno perso la speranza e non riescono più ad attendere nulla, né da te né dagli altri. Noi ti preghiamo. Rit.

Vieni, Signore Gesù, in tutti quei luoghi dove la gente non aiuta più, non accoglie più, ma si preoccupa solo di se stessa. Noi ti preghiamo. Rit.

Vieni, Signore Gesù, nel nostro cuore. Non farti fermare sai nostri capricci. Vieni! Noi ti preghiamo. Rit.

Tutti i bambini insieme:
Vieni, Signore Gesù, e insegnaci ad accoglierti con le braccia, il cuore e gli occhi aperti. Non vogliamo prepararti solo una culla o un presepio, vorremmo riuscire a riconoscerti in tutte le persone che ci sono accanto, in quegli amici che spesso emarginiamo o prendiamo in giro. Vorremmo riuscire ad aprirti le porte del cuore. Vieni, Signore Gesù, e insegnaci la bontà.

DAL VANGELO DELLA DOMENICA  (Mc 13,33-37)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

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